Determinazione delle diossine e PCB negli alimenti e nei mangimi (estrazione di grasso per la preparazione dei campioni)

Nel linguaggio comune il termine “diossine” racchiude diversi composti organici che fanno parte delle diossine clorurate (PCDD) e dei furani clorurati (PCDF). Assieme ai policlorobifenili diossina-simili (PCB), anche queste sostanze fanno parte degli inquinanti organici persistenti (in inglese persistent organic polluants, POP). I POP sono sostanze altamente velenose che rimangono nell’ambiente per molto tempo. Questi inquinanti si formano per lo più come sottoprodotti indesiderati nei processi termici e industriali, ad esempio negli impianti di combustione, negli incendi boschivi o delle abitazioni. Nonostante la presenza naturale proporzionalmente ridotta, le diossine e i PCB potrebbero comunque essere pericolosi per l’uomo. Dato che queste sostanze sono liposolubili (lipofile), si accumulano nei tessuti adiposi dell’uomo e degli animali e possono raggiungere concentrazioni elevate lungo l’intera catena alimentare. L’uomo assume le diossine, ad esempio, principalmente dai prodotti di origine animale come ad esempo carne, uova, pesce o latte. Dato che diossine e PCB vengono smaltite molto lentamente, possono accumularsi nel corpo quantità pericolose con rischio anche di cancerogenicità. Per questo motivo in tutto il mondo esistono valori limite particolarmente rigidi per diossine e PCB negli alimenti e nei mangimi. Secondo l’OMS, ad esempio, l’assunzione giornaliera tollerabile è di 1 – 4 picogrammi per chilogrammo di peso corporeo. Nell’ambito del monitoraggio degli alimenti, gli enti pubblici controllano il valore di diossina negli alimenti e nei mangimi. Anche le aziende addette alla lavorazione dei prodotti alimentari sono obbligate a protocollare la qualità delle materie prime impiegate ai sensi dell’autocontrollo. Spesso viene controllato il contenuto di diossine anche nel latte materno: questo valore viene utilizzato come riferimento per l’inquinamento da diossine della popolazione complessiva. Dato che le diossine e i PCB sono liposolubili, SOXTHERM è il sistema ideale per la determinazione dei grassi e per la preparazione dei campioni per l’analisi di diossine e PCB mediante gascromatografia (GC) e spettrometria di massa (MS).

Preparazione del campione:
Comminuzione e omogeneizzazione del campione con un metodo adeguato fino a una granulometria di circa 1 mm. Inoltre i campioni vengono essiccati mediante triturazione con solfato di sodio e sabbia marina.

Pesata del campione:
Una quantità rappresentativa del campione viene pesata direttamente nel ditale da estrazione pre-estratto con tolleranza di precisione ± 0,1 mg e coperto con ovatta pre-estratta. A seconda del metodo di rilevamento, per la quantificazione deve essere utilizzato uno standard interno.

Estrazione:
Una volta aggiunto un solvente adatto, il campione viene estratto tradizionalmente in un apparecchio Soxhlet o più velocemente nel SOXTHERM (~1-2 h).

Pulizia:
Una volta eseguita l’estrazione, il residuo nel becher di estrazione viene pulito con una procedura adatta, ad esempio la cromatografia a permeazione di gel (GPC) o la cromatografia liquida ad alta prestazione (HPLC).

Rilevamento:
Il campione pulito viene analizzato con un metodo di rilevamento adeguato (ad esempio GC-(HR)MS).

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