Insetti: una fonte di proteine alternativa
Gli insetti sono la fonte di proteine alternativa del futuro. Da una parte perché offrono un apporto eccellente di nutrienti quali amminoacidi, minerali e acidi grassi. Dall’altro perché per l’allevamento è necessaria pochissima acqua e superficie, quindi le emissioni di CO2 sono sensibilmente minori.
Il componente principale dell’esoscheletro degli insetti è la chitina, un polisaccaride contenente azoto. Nella determinazione delle proteine l’azoto contenuto nella chitina viene classificato come proteina grezza, pertanto il valore di azoto va ad aumentare la proteina grezza totale. Dato che l’azoto della chitina non è digeribile dall’uomo e dagli animali, deve essere valutato a parte.
Per determinare a parte il contenuto di chitina, C. Gerhardt ha sviluppato assieme all’istituto di ricerca sui mangimi Forschungsinstitut Futtermitteltechnik della IFF una tecnica di analisi pratica ed economica basata sui metodi chimici classici. Si tratta nello specifico della determinazione delle fibre grezze e dell’azoto con FIBRETHERM, KJELDATHERM e VAPODEST.
Determinazione della chitina negli alimenti
Preparazione del campione e pesatura:
Per l’analisi seguente i campioni devono essere omogenei. Gli insetti freschi devono essere essiccati. Gli insetti con un contenuto di grassi elevato possono essere precedentemente congelati per evitare l’incollaggio durante l’omogeneizzazione. Una volta preparato il campione viene pesato circa 1 g di campione con Glas Spacer e FibreBag.
- Nota applicativa: Si consiglia di sgrassare il campione se il contenuto di grasso del campione è superiore al 10%.
Idrolisi alcalina ed essiccazione:
I campioni vengono inseriti nel carosello portacampioni, che viene poi posizionato nel FIBRETHERM: a questo punto viene avviato il metodo. Una volta completato il metodo del FIBRETHERM, i Glas Spacer e i FibreBag vengono nuovamente reinseriti nei crogioli. I Glas Spacer vengono lavati con acqua distillata per rimuovere eventuali residui nei FibreBag. I crogioli con FibreBag vengono asciugati per 4 ore, o per tutta la notte, a 103 °C.
Determinazione dell’azoto secondo Kjeldahl:
Aggiunta di sostanze chimiche:
Ogni FibreBag viene inserito in un provettone di digestione. Una volta inseriti, vengono aggiunte le sostanze chimiche per la digestione.
Digestione:
I campioni vengono digeriti in KJELDATHERM o TURBOTHERM con i parametri definiti.
Distillazione:
Una volta raffreddati i campioni viene eseguita una distillazione in corrente di vapore con VAPODEST:
- Nota applicativa: Se vengono utilizzate le nostre KJELCAT è importante controllare che, una volta aggiunto l’NaOH, il colore del liquido passi da blu a marrone, a indicare che è stato aggiunto NaOH in eccesso..
Titolazione:
Aggiungere 3-4 gocce di soluzione indicatrice nella soluzione ricevente e titolare con la soluzione titolante fino a che il colore passa da verde a viola. Se il punto finale viene determinato con un elettrodo pH non è necessario aggiungere la soluzione indicatrice.
Calcolo:
Il contenuto di chitina può essere calcolato con la seguente equazione:
ꞷchitin = contenuto di chitina [%]
V1 = volume della soluzione titolante utilizzata per il campione [ml]
V0 = volume della soluzione titolante utilizzata per lo studio in cieco [ml]
ceq;target = concentrazione equivalente della soluzione titolante
t = titolo della soluzione titolante
20,319 = fattore per il calcolo del contenuto di chitina
msample = preso del campione nel FibreBag [g]
Esempi di risultati del contenuto di chitina negli insetti
1. Camole della farina essiccate (contenuto di chitina in %) | 2. Pellet di camole (contenuto di chitina in %) | 3. Cavallette essiccate (contenuto di chitina in %) | |
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Campione 1 | 6,163 | 9,664 | 9,553 |
Campione 2 | 6,157 | 9,777 | 9,553 |
Campione 3 | 6,224 | 9,714 | 9,599 |
Campione 4 | 6,045 | 9,711 | 9,662 |
Campione 5 | 5,982 | 9,650 | 9,633 |
Contenuto medio di chitina [%] | 6,114 | 9,703 | 9,596 |
Deviazione standard del contenuto di chitina [%] | 0,098 | 0,050 | 0,054 |